Ispirazione e filosofia del progetto
Il progetto viene dallo studio di Cox Architects, sotto la direzione di Alastair Richardson, un nome noto nel campo dell'architettura sportiva. Nel corso della sua carriera, Alastair è stato artefice dei progetti di molti stadi sportivi, in particolare nel suo paese d'origine, l'Australia. Il suo lavoro è stato premiato a livello internazionale e locale con numerosi premi di architettura e di settore.
La realizzazione dell'arena trae ispirazione dal patrimonio culturale del Paese: lo spazio dell'arena è dominato da un'enorme cupola aperta, caratteristica dell'architettura islamica tradizionale. Segue una forma organica, a forma libera con linee fluide, che si riferisce agli elementi naturali tipici del Qatar e ricorda nella forma una gigantesca conchiglia. Le tonalità utilizzate per il guscio esterno di vetro sono il colore del mare, delle perle e della sabbia del deserto. Queste forme non sono solo armoniose e visivamente interessanti, ma hanno anche un significato funzionale, facilitando la trasmissione del suono e della luce, essenziale per gli eventi sportivi e culturali.
Soluzione compositiva
L'arena fa parte di un complesso più ampio e comprende tre edifici principali insieme a parchi circostanti con alberi, sentieri per passeggiate e jogging, percorsi per veicoli e parcheggio.
Il primo edificio, noto come "sala polifunzionale", funge da centro dell'arena. Si estende su una superficie di circa 50 ettari e dispone, oltre all'arena principale, di una coppia di sale per gli allenamenti e di zone esclusive per i VIP. Ospita inoltre altri spazi e attrezzature per atleti, staff e spettatori.
La sala polifunzionale di Lusail dispone di altri due edifici. L'edificio n. 2, o "Cooling Tower Building", è dotato di un sistema complesso di condizionamento e ventilazione, di impianti di refrigerazione e di quei di trattamento dell'aria fresca con sistemi di recupero. Il terzo edificio o "Microwave Tower" funge da centro mediatico principale del complesso.
Architettura sostenibile
L'uso estensivo del vetro sulla facciata non solo permette alla luce naturale di penetrare all'interno, ma integra anche un avanzato sistema di condizionamento dell'aria con la ventilazione naturale mediante 1.500 finestrine situate sull'involucro di vetro dell'edificio. Nei livelli più alti dell'involucro esterno, i pannelli sono opachi. Ai livelli inferiori dell'involucro, i pannelli vetrati si allargano e diventano pareti al livello del piano terra.
Nelle giunzioni tra i pannelli sono state incorporate luci a LED, che di notte mettono in risalto la complessa geometria della facciata, mentre come fonte di energia rinnovabile sono stati installati collettori fotovoltaici. Il progetto ha vinto il GSAS Design 2014 Sustainability Award per aver migliorato il benessere dei visitatori, mitigando al contempo l'impatto ambientale.
Materiale bello e affidabile
Il materiale TechniStone è stato utilizzato in varie parti dell'arena, dalla pavimentazione della sala principale ai ristoranti e alle strutture per il relax. La sua lavorazione segue la geometria del progetto, la pavimentazione chiara è intersecata irregolarmente da linee grigie, in alcune parti anche organicamente arrotondate. Per la realizzazione sono stati scelti i decori Crystal Diamond e Gobi Grey, entrambi colori con struttura particellare visibile si adattano perfettamente al concetto che fa riferimento alla natura e alla sabbia. Inoltre, Crystal Diamond, grazie all'aggiunta di vetro riflettente i bagliori, sottolinea i lussuosi interni dell'arena.
La pietra composita TechniStone è realizzata in modo che resista alle sollecitazioni quotidiane e mantenga il suo gradevole aspetto nel corso del tempo.
Grazie alla sua composizione, TechniStone non solo permette una facile manutenzione e durata, cioè essenziale per le strutture e gli impianti sportivi, ma contribuisce anche agli obiettivi generali di sostenibilità dei progetti.
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